Allergia al pelo del gatto. Come conviverci?
Hai regalato un gattino al tuo piccolo e improvvisamente lo senti tossire, o starnutire, oppure noti che i suoi occhi si sono arrossati e lacrimano. Sì, tutto lascia presagire che si tratti di un’allergia ai gatti. Studi scientifici indicano infatti una maggior percentuale di bambini allergici ai gatti rispetto ai cani, nonostante la somiglianza delle cause.
In generale, le allergie ai gatti hanno un’incidenza pari al doppio rispetto ai cani.
La differenza sta in una minuscola proteina, l’allergene Fel d 1. Le allergie ai felini sono provocate da questa particella. Invisibile all’occhio umano, Fel d 1 è prodotta soprattutto dalle ghiandole sottocutanee del gatto. Si trova anche nella saliva, nelle urine, nelle feci, sul pelo e nelle cellule cutanee morte. Le dimensioni ridotte amplificano il problema, poiché l’allergene risulta particolarmente leggero, rimanendo sospeso in aria per trenta minuti o più.
Oltre alle caratteristiche di leggerezza presenta anche una certa adesività. Questo significa che può aderire a tutto ciò che è presente in casa. Abiti, tappeti e rivestimenti. Anche dopo ripetuti lavaggi, o se l’animale non è presente in casa, l’allergene permane. E noi possiamo assorbirlo, attraverso i pori della pelle.
Le allergie ai gatti sono cumulative, ovvero si sviluppano nel tempo. Un’esposizione prolungata scatenerà inevitabilmente una reazione allergica. Le allergie ai gatti sono imprevedibili tanto quanto gli stessi felini. Possono attenuarsi nel tempo, oppure peggiorare. È pertanto fondamentale tenere in considerazione la salute e il benessere della famiglia. Se l’allergia è lieve, non c’è motivo di preoccuparsi. Al contrario, un’allergia conclamata può provocare effetti più gravi, come l’asma. Un problema di lungo periodo, che rende affannoso il respiro.
Nove consigli per affrontare l’allergia ai gatti
Come comportarsi in caso di allergia ai gatti? Evitare di avere un gatto e ogni contatto con questa specie. Ma se il gatto è un componente della famiglia, questa risposta non risolve il problema. Ecco nove accorgimenti per alleviare i sintomi dell’allergia e non fare la fine del topo!
1. Anche il minimo contatto può scatenare una reazione allergica. Cerca di limitare l’esposizione ai gatti, chiedi a un altro familiare di provvedere al cibo o alla pulizia della lettiera.
2. Se il tuo gatto è maschio, rifletti sulla possibilità di farlo castrare: in questo modo i livelli di allergeni nocivi si ridurranno in maniera significativa. Anche nelle femmine, la sterilizzazione influisce sui livelli di Fel d 1.
3. Valuta l’utilizzo di un prodotto biologico per interni per la neutralizzazione di allergeni. Molti articoli online consigliano vivamente gli spray a formula naturale contro le allergie ai gatti, che riducono sensibilmente gli allergeni con effetti positivi per settimane.
4. L’allergia può dipendere dalla lettiera, ovvero dalle urine o dalle feci del gatto. Procedi alla pulizia della lettiera a giorni alterni (ancora meglio, chiedi a qualcun altro di farlo).
5. Prova ad usare un’aspirapolvere con filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air). Alcuni test hanno dimostrato che i migliori prodotti sono in grado di rimuovere fino al 99% di polvere, pelo e cellule cutanee morte.
6. Utilizza un purificatore d’aria con filtro HEPA tutti i giorni. Da alcuni studi è emerso che possono ridurre in maniera significativa questo tipo di allergeni sospesi nell’aria.
7. Le allergie ai gatti possono essere trattate con prodotti antiallergici standard, compresi antistaminici e decongestionanti. Tuttavia, è sempre consigliabile sentire il parere del medico o dello specialista.
8. Crea delle zone off limits in casa, dove il gatto non è ammesso. Soprattutto in camera da letto, ambiente in cui si trascorre parecchio tempo.
9. Anche lavarsi le mani regolarmente può essere d’aiuto. In questo modo si eviterà di trasferire sul proprio viso le cellule epiteliali del gatto e le derivanti crisi allergiche.