Meteo e allergia

Parlare del tempo è sempre un ottimo modo per cominciare qualsiasi conversazione, data la sua imprevedibilità. Fa troppo caldo, troppo freddo, continua a piovere. Ma una domanda sorge spontanea per chi soffre di rinite allergica, le condizioni meteorologiche incidono sui livelli del polline presente nell’aria? La risposta è sì, c’è una correlazione.

Che si tratti di sole, pioggia o temporale, ecco qualche informazione e consiglio per superare le allergie correlate alle condizioni meteo.

1. Tempo soleggiato

La rinite allergica è inevitabilmente associata all’estate. Con i primi giorni di sole e caldo dell’anno, la domanda per chi soffre di allergia è sempre la stessa: vado lo stesso al parco a godermi il sole, anche se so che potrei cominciare a lacrimare dopo neanche mezz’ora? Mentre la stagione dei pollini inizia a marzo, la maggior parte dei soggetti allergici manifesta i sintomi più gravi da maggio ad agosto. Questo perché il clima caldo e soleggiato innalza la concentrazione dei livelli dei pollini dell’erba, a cui è allergico il 90% dei soggetti affetti da rinite allergica stagionale. Come se non bastasse, le condizioni ottimali per il picco pollinico sono caldo, umidità e vento, tipiche dei cambiamenti improvvisi del meteo e del bel tempo successivo alla pioggia. Questo accade poiché l’erba cresce più rapidamente quando piove, e con il bel tempo che segue avviene la dispersione del polline.

Come comportarsi con la rinite allergica in estate?

• Indossa qualcosa di protettivo. Puoi scegliere tra tanti accessori che impediscono ai pollini, alle cellule cutanee morte e ad altri allergeni dispersi nell’aria di entrare a contatto con viso, occhi e capelli, ad esempio cappelli e occhiali avvolgenti.
• Usa un balsamo protettivo per contrastare gli allergeni. Chi soffre di rinite allergica stagionale può provare ad usare un balsamo protettivo nella zona delle narici, per creare una barriera contro pollini, cellule cutanee morte e acari della polvere.
• Scegli il momento giusto per uscire. In generale, la concentrazione è massima al mattino presto e alla sera, a prescindere dal caldo.
  

2. Umidità

Mentre il caldo secco può innalzare i livelli di concentrazione dei pollini dell’erba, pioggia e umidità spesso determinano maggiori livelli di spore delle muffe nell’aria, scatenando i sintomi della rinite allergica! Solitamente, boschi, foreste e giardini ospitano funghi che producono tali spore, ma possono anche essere presenti nelle case sulla polvere, sulla frutta matura e sulla terra delle piante domestiche.

Come posso proteggermi?

• La cosa migliore è mantenere i livelli di umidità più bassi possibili nell’ambiente domestico. Usa un deumidificatore ed evita di asciugare gli indumenti all'interno di casa.

3. Temporali

Anche i giorni di pioggia e temporale possono scatenare i sintomi della rinite allergica, sollevando il dubbio, nei soggetti allergici, che l’allergia riguardi la pioggia! Il fenomeno è stato battezzato “asma da temporale”, poiché i forti venti disperdono pollini e particelle nell’aria, dove si bagnano e quindi si scompongono in elementi ancora più piccoli che sono nuovamente liberati in sospensione nell’atmosfera. Queste piccole particelle scatenano facilmente i sintomi della rinite allergica, poiché le ridotte dimensioni permettono loro di percorrere le vie aeree e arrivare ai polmoni.

Cosa posso fare?

• Se ne hai la possibilità, rimani a casa prima, durante e dopo un temporale e cerca di mantenere chiuse le finestre.